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Scuole alternative: come scegliere quella giusta per tuo figlio

Aggiornamento: 21 apr

La scelta della scuola più adatta può sembrare un’impresa complessa e, effettivamente lo è. Tuttavia, come consiglio alle famiglie durante le consulenze di orientamento scolastico, è possibile affrontarla per gradi. L’importante è procedere un passo alla volta.


  •  Il momento della riflessione

In un primo tempo è necessario ritagliarsi un momento di riflessione e dialogo all’interno della famiglia. È importante che i genitori si chiedano: cos’è davvero importante per noi? Quali sono i nostri valori? A cosa diamo priorità nella vita e nell’educazione dei nostri figli? 

Allo stesso tempo, bisogna considerare le peculiarità dei bambini: cosa li rende felici? Quali difficoltà affrontano? Quali sono i loro desideri e timori? Che indole hanno? Che bisogni prevalgono?

Riflettere su questi aspetti può iniziare a rendere più chiara la direzione da prendere.

Alcune famiglie hanno la possibilità e la volontà di fare lunghi tragitti in auto pur di accompagnare i figli nella scuola ideale, mentre altre preferiscono trascorrere più tempo insieme a casa. Ci sono bambine che hanno bisogno di muoversi e di esplorare, e bambini che trovano il loro equilibrio nelle attività artistiche e creative.


  •  L’orientamento verso un approccio

Una volta definiti i bisogni e le priorità, si scelgono uno o due approcci educativi più vicini alle esigenze di grandi e piccini. Un libro come questo o una consulenza possono aiutare a farsi un’idea delle caratteristiche principali di ogni filosofia educativa.


  •  La ricerca sul territorio

Poi si passa alla fase di ricerca. Molte famiglie, spesso, non sanno da dove iniziare, si sentono sopraffatte dalla molteplicità di opzioni. Anche se può sembrare un compito lungo e faticoso, questa fase è essenziale per arrivare a una lista di possibilità concrete da valutare. Quando non si ha tempo da dedicare alla ricerca, delegarla ad un professionista rende il percorso meno noioso e lungo.


  •  Le visite

Dopo aver selezionato una decina di scuole potenzialmente adatte, è il momento di visitarle e di conoscere chi ci lavora. Durante le visite, è importante fare domande specifiche e ascoltare con attenzione le risposte. Le domande possono riguardare la giornata tipo, gli orari, la logistica, l’alimentazione, ma anche l’approccio educativo, le attività proposte, i materiali utilizzati, gli spazi a disposizione, le regole, i momenti di confronto con i genitori, a formazione delle figure educative, le loro regole…

Inoltre, non bisogna dimenticare l’osservazione: osservare l’ambiente, l’interazione tra insegnanti e alunni e l’atmosfera generale può rivelare molto.


  • Le recensioni

Oggi ogni servizio viene recensito, nel bene e nel male. È utile leggere le recensioni online con attenzione, cercando di capire quanto siano attendibili le opinioni espresse. Se le critiche simili da parte di diversi genitori sono molte, potrebbe essere un segnale da tenere sotto controllo. Tuttavia, è importante non basarsi solo su questo aspetto, ma utilizzarlo come uno dei tanti strumenti per formarsi un’opinione. Chiedere in giro, magari a genitori all’uscita da scuola oppure su gruppi online, è il metodo più efficace.


  •  La scelta

Alla fine, arriva il momento di fare una scelta. Nessuno può sapere con certezza come andrà, ma se i bambini e le bambine mostrano entusiasmo per la scuola e i genitori sono soddisfatti del processo di ricerca o della consulenza ricevuta, è il momento di fidarsi e lasciarsi andare. Dopotutto, se la ricerca svolta è stata accurata, la decisione sarà comunque migliore di molte altre alternative.


Quello che faccio, come consulente per l'orientamento scolastico è accompagnare le famiglie in ognuna di queste fasi, aiutandole a rimanere focalizzate sull'obiettivo. Facendo ricerca per loro le aiuto a risparmiare tempo e propongo alcune possibilità in linea con le esigenze e i valori della famiglia, escludendo le alternative meno idonee.


Nel mio libro “Perché i bambini e le bambine dicono che la scuola fa schifo”, affronto proprio questi temi:





 
 
 

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