Perché una maestra o un maestro, con 25 bambini non può fare una buona scuola
- vittoriaaccadimenti
- 21 apr
- Tempo di lettura: 1 min
Si parla spesso di contenuti, programmi, compiti, materie…Ma uno dei problemi più grandi della scuola tradizionale è quasi invisibile, eppure fondamentale: il rapporto numerico tra alunni e insegnanti.

È possibile seguire 25 bambini, da soli?
Una sola insegnante. Venticinque bambini. Un unico sguardo che dovrebbe vedere ogni cosa:
Le difficoltà individuali
I talenti nascosti
Le dinamiche relazionali
Le emozioni che emergono
Le crisi silenziose
Le domande che non vengono mai fatte
È realistico? No.È umano? Nemmeno.
Non basta la buona volontà
Le insegnanti spesso sono preparate, appassionate, attente. Ma i numeri non mentono: non si può fare buona scuola con classi così numerose.Non si può personalizzare l’apprendimento.Non si può creare un clima di ascolto e crescita autentica.
Gli effetti? A volte invisibili, ma profondi
Bambini che si sentono “uno dei tanti”
Difficoltà non colte in tempo
Dinamiche tra pari che sfuggono al controllo
Noia, disconnessione, perdita di entusiasmo
Una scuola così non può davvero accompagnare ogni bambino nella sua unicità.
Cosa possiamo fare?
Non basta lamentarsi del sistema. Serve aprire gli occhi, informarsi, scegliere con consapevolezza.
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